26/12/2016
Il 10 ottobre del 1985 Giorgio Manganelli mi disse qualcosa che non dimenticherò mai. «Tu vuoi la garanzia che sei uno scrittore. La vuoi da me? Non sai che lo scrittore è quell’infelice creatura che non saprà mai se quello che va scrivendo vale o no qualcosa?» E mi ha detto anche: «Ciò che gli scrittori vecchi invidiano agli scrittori giovani è la possibilità di credere che un giorno o l’altro avranno la certezza di essere dei veri scrittori, perché qualcuno li proclamerà tali. Ma chi può proclamarli tali se non i secoli? Solo la resistenza nel tempo oltre la morte fa di uno scrittore uno scrittore».
Rifletto su questo insegnamento e mi chiedo cosa ne penserebbe oggi uno dei tantissimi autori che esordiscono quotidianamente accompagnati da lanci roboanti. Vedo intorno a me persone che già al primo libro o addirittura prima del primo libro si autoproclamano scrittori o altri che non hanno dubbio alcuno sul proprio talento. E mi pare che invece avesse ragione il Manga.