San Valentino e le terme (dal Foglio del 12/2/11)

San Valentino e le terme (dal Foglio del 12/2/11)

Marguerite Yourcenar

C’erano una volta le “valentine”, cartoncini amorosi che gli innamorati usavano scambiarsi per San Valentino, una tradizione antichissima. La prima si fa risalire al 1415. La inviò Carlo d’Orléans, prigioniero nella Torre di Londra, alla moglie con questo messaggio: «Je suis desja d’amour tanné, ma tres dulce Valentinée». Ricordo la mia sorpresa, quando anni fa lavorando su Marguerite Yourcenar scoprii, fra le sue carte conservate alla Harvard University, una valentina datata 1977, istoriata di suo pugno a cuoricini e cagnolini, e destinata alla compagna Grace Frick. Non erano delle ragazzine, ma ultrasettantenni che si erano concesse l’ingenuità di quella tradizione romantica ogni anno della loro quarantennale convivenza, anche quando litigavano furiosamente.

Mi chiedo se, oggi, si adeguerebbero alle derive consumistiche della stessa festa. Dovunque ti giri è un’offerta di sanvalentini preconfezionati, viaggi scontati a Venezia e a Parigi, pacchetti convenienti per week-end, comprensivi del lunedì 14, in alberghi e agriturismi, spa e resort. Un tripudio di simil-mini-viaggi di nozze concessi anche a fidanzati e amanti, coniugi freschi o di vecchia data, etero e gay. Purché in due, si ha diritto a uno sconticino in una cornice comunque lussuosa, e con qualche coccola in più: candele sulla tavola a ora di cena, cioccolatini in camera, risveglio allietato da qualche regalino: una focaccia locale, una torta speciale, un cesto di frutta esotica. Soprattutto alle terme. Complici le acque, il calore e i fanghi, i centri benessere per San Valentino si lanciano nelle offerte più allettanti, quasi che un massaggio rilassante fosse pronubo non già di un sonno più profondo, ma di qualche speciale capriola erotica.

Ne ho trovato uno a Rapolano, fra le colline del Chianti e le Crete Senesi, dove i trattamenti di coppia per San Valentino prevedono un ingrediente eccezionale: il cioccolato, variante “innamorata” del massaggio a base di latte e miele che si pratica gli altri giorni per coppie in cerca di zuccheri aggiunti. L’idea è venuta a Laura Meucci, delle Terme di San Giovanni, osservando come «la gente ha sempre più bisogno di essere sostenuta con fantasia per celebrare le ricorrenze». Tutti hanno tutto, fare un regalo è sempre più difficile e costoso. Ecco allora che ci si offre reciprocamente un angolino di favola per sentirsi un principe e una principessa. Quello che conta, insomma, a San Valentino, non è tanto uno stimolo per notti d’amore bollenti, quanto l’illusione di essere speciali, sicuramente accarezzati e speziati, quasi si vivesse, da ricchi, ai tempi degli schiavi.

Laura, poi, confessa di essersi ispirata a suo fratello, Luigi Meucci, che a poca distanza gestisce l’Hotel Due Mari dove già da qualche anno i clienti possono immergersi in due, e non necessariamente per San Valentino, in una larga tinozza piena di mosto con risultati efficaci per la pelle. A San Valentino avranno anche due bicchieri per brindare con ottimo vino locale. Vino dentro e vino fuori, che lusso!

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