Notizie dal Blog

Quanto è sporca Trastevere (Corriere della Sera di Roma, 23/5/18)

[caption id="attachment_5044" align="alignleft" width="225"] Trastevere alle 10 di mattina di un giorno qualsiasi[/caption] E’ dal dopoguerra, da quando diversi artisti americani scoprirono il quartiere che Trastevere ha cominciato a essere bohémien. Erano arrivati a Roma come soldati per liberare la città dai tedeschi, e non riuscirono...

Il mio ’68. LEONARD COHEN alla Sapienza nel 1974

[caption id="attachment_4982" align="alignleft" width="300"] Cohen alla Sapienza nel '74[/caption] Stavo rispondendo a un'intervista per il Salone del Libro di Torino, che quest'anno si terrà nella prima metà di maggio, e siccome una domanda verteva sul '68, di cui ricorre il quarantennale, mi sono ricordata che per...

I racconti di Antonio Debenedetti (L’Immaginazione 304)

Antonio Debenedetti ha sugli uomini e le donne uno sguardo crudele, eppure insieme quasi una complicità di intima, sorniona tenerezza, una comprensione un po’ disperata e persino arrabbiata, e la capacità – sempre - di comprendere a fondo la natura umana. Scrive senza spreco di...

Kundera al Lutetia (Immaginazione n. 304 marzo/aprile 2018)

[caption id="attachment_4956" align="alignleft" width="200"] Milan Kundera oggi[/caption] C’è un albergo a Parigi che si chiama Hotel Lutetia. E’ in Saint Germain des Près. La sua struttura mastodontica domina il boulevard Raspail. All’interno, gli arredi sono ancora quelli Art Déco, almeno lo erano fino all’attuale ristrutturazione che...

Divagazioni sulla “nonnità” (IlFoglio, 2/2/2018)

E’ da quando ho compiuto cinquant’anni che ho smesso di tingermi i capelli, assumendomi anche esteriormente il peso degli anni. La reazione, nella mia cerchia, fu al cinquanta per cento di riprovazione e al cinquanta per cento di esagerata ammirazione: «Che coraggio!» mi dicevano. Coraggio?...

Mia lettura dei racconti di Mario Fortunato (sull’Immaginazione 303)

  Ho sempre avuto l’impressione che quando un libro è vitale, nasconde dentro di sé un segreto, qualcosa che non può essere assolutamente detto, ma da cui irradia il senso della narrazione, come da un nucleo sconosciuto allo stesso autore. E’ un’impressione che i sedici racconti...