Tutte le strade (e i fiumi) portano a Roma (di Valeria Parrella. Su “Grazia” del 22/9/10)
A differenza della altre grandi capitali europee attraversate dai fiumi, il Tevere, pur così presente nella quotidianità, sembra scorrere lontano dalla vita dei romani. La ragione è probabilmente in quegli alti muraglioni che, costruiti lungo gli argini tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 per contenere i danni delle ripetute piene, interruppero il rapporto quasi fisico tra la gente e il corso d’acqua. Solo gli abitanti del quartiere di Trastevere, non a caso il più antico di Roma, conservano i legami con il fiume, di cui l’autrice ripercorre l’intero percorso cittadino raccogliendo ricordi e testimonianze nella speranza di indurre a riannodare i fili di un antico rapporto.(Sandra Petrignani, E IN MEZZO IL FIUME, Laterza pagine 129, euro 10)